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Università
Tra il 1915 e il 1916, Dulles, per otto mesi, insegnò nella scuola missionaria di Allahabad, in India. Nel 1916 a Princeton Dulles si laureò in legge.
Dal 1916 al 1926, per 10 anni, fino all'età di 33 anni, fece parte del corpo diplomatico,
Militare
Il 7 luglio 1916 fu assegnato all'ambasciata di Vienna, dell'Impero austro-ungarico.
Il 7 aprile 1917, dopo che gli Stati Uniti dichiararono guerra all'Impero austro-ungarico, la legazione americana trasferì le proprie operazioni di spionaggio e diplomatiche a Berna. Dulles ricevette l'addestramento nello spionaggio assieme a William S. Stephenson [senza fonte] dall'MI6 il servizio di spionaggio inglese negli Stati Uniti.
Dal 23 aprile, Dulles fu militare attivo nell'Office of Strategic Services di Berna, per il Segretario del Dipartimento di Stato.
In novembre del 1918, a 25 anni, in seguito alla resa delle truppe germaniche, Dulles fu assegnato al Boundary Commission a Versailles, dove andò a lavorare sulla nazione appena creata della Cecoslovacchia.
Nel 1919 a Parigi, Dulles servì nell'unità di spionaggio del Dipartimento di Stato, durante la Conferenza di Pace. Dulles rimase nel Dipartimento di Stato dopo che la Germania firmò gli accordi di pace e lavorò all'ambasciata americana a Berlino, trasmettendo informazioni vitali riguardo al caos sociale e politico che era seguito.
Nel mese di maggio 1920, Dulles fu trasferito all'ambasciata americana ad Istanbul, dove presentò un rapporto al Dipartimento di Stato su informazioni militari ed economiche della Turchia e sulle attività nel campo petrolifero persiano.
Matrimonio
Nel 1920 Dulles si sposò con Martha Clover Todd (nota come Clover) di Baltimora, Maryland. Essa morì del 1974. Ebbero tre figli, Clover Todd (noto come Toddy Dulles), Joan Dulles, e Allen Macy Dulles. Toddy Dulles ebbe una ferita quasi fatale alla testa mentre era in servizio nei marine in Corea, che lo rese inabile per il resto della vita.
Nel 1922, a 29 anni, Allen ritornò a Washington D.C., come Capo del Dipartimento di Stato della divisione del Vicino Oriente. Qui continuò gli studi in legge alla sera, all'università George Washington.
Nel 1924, a 30 anni, in coincidenza con il Piano Dawes, Dulles organizzò un grosso prestito per la Krupp.
Nel 1925 a Ginevra, Dulles fu il delegato statunitense alla conferenza internazionale sul traffico d'armi (International Conference on Arms Traffic).
Nel 1926 a 32 anni, ottenne la docenza in legge, all'università George Washington.
Subito dopo, servì come Consigliere dell'ambasciata americana in Cina.
Attività
Avvocato
Nell'autunno del 1926, all'età di 33 anni, insoddisfatto dello stipendio diplomatico, diede le dimissioni dal Dipartimento di Stato e fino al 1942, per 16 anni fino all'età di 49 anni, svolse attività di avvocato, di finanziere, intermediario nella compravendita di armi e banchiere.
Entrò nella massoneria di rito scozzese. Svolse attività nel Partito Repubblicano. Lavorò nella stessa compagnia nella quale lavorava suo fratello maggiore, alla United Fruit Company. In veste di legale, difese Lucky Luciano e Meyer Lansky.
Finanziere
Come finanziere Dulles lavorò a New York per Sullivan & Cromwell[3], una compagnia d'investimento mobiliare di Wall Street, come socio gerente, dove progettò con successo il più grande prestito del Ministero del Tesoro (30 milioni di dollari) al governo tedesco, così come altri prestiti stranieri e divenne l'uomo di punta del Dipartimento di Stato sui prestiti stranieri durante il 1926-1933.
Nel 1930 Dulles riuscì, per conto della facoltosa famiglia cecoslovacca dei Petscheks a vendere le loro quote nella Silesian Coal (carbone) a Gorge Menane, prestanome degli stessi Petscheks. Dulles vendette poi le azioni al suo amico Schacht, Ministro dell'Economia Nazista. Dopo la vendita, Dulles diventa direttore della Consolidated Silesian Steel Company. Aveva solo una piccola partecipazione nella società, il resto apparteneva a Frederick Flick. In seguito divenne la Silesian-American Corporation, gestita da Prescott Bush e da suo suocero George Walker. In seguito alla seconda guerra mondiale, l'8 novembre 1942, il presidente Roosevelt ordinò la confisca delle azioni.
Intermediario
Nel periodo dal 1926 al 1933, Dulles divenne il principale negoziatore d'armi per il Dipartimento di Stato, fino al 1942. La Brown Brothers[4] si era fusa con la Harriman & Co. di New York per formare la Brown Brothers Harriman[5]. Averell Harriman era un industriale dei trasporti ferroviari e Dulles era suo amico intimo. La Brown Brothers Harriman versò il denaro nelle casse del Partito Nazista portando al potere Adolf Hitler[6].
Banchiere
Nel 1933, il 4 gennaio, Hitler venne invitato alla Banca Schroeder da un gruppo di industriali, che diedero a Hitler il denaro per superare la crisi e schiacciare i sindacati. Due americani furono presenti a questa riunione, John Foster Dulles e Allen Dulles. Nel 1934 Allen Dulles è nel consiglio d'amministrazione della banca Schroeder, suo fratello John Foster Dulles è consigliere legale, la banca è il braccio finanziario del nazismo.
Nel 1936 la Banca Schroeder si fonde e forma la Schroeder, Rockfeller & Co. Inc. Carlton P. Fuller presidente, Avery Rockfeller vicepresidente.
Nel 1937 alla fine di gennaio, Dulles fonde tutte le sue attività in un unico conto nella stessa banca intestato alla Brown Brothers Harriman-Schroeder e Rock (Rock diminutivo di Rockefeller).
John Foster and Allen Dulles sono i due avvocati della Standard Oil Company di John D. Rockefeller, che stanno per essere indagati per gli affari con i nazisti e per la loro propensione all'eugenetica (dottrina di igiene razziale).
Direttore dell'OSS in Europa
Dal 1942 al 1945 Dulles, durante la seconda guerra mondiale, ritornò nell'esercito, reclutato dal Capo dello spionaggio dell'OSS, colonnello William J. Donovan, come Direttore del OSS (Office of Strategic Services) in Europa, con sede a Berna, nome in codice Agente 110. La sua copertura era il ruolo di assistente dell'ambasciatore americano in Svizzera.
Caso Kolbe
Dulles lavorò sull'intelligence riguardante i piani e le attività dei tedeschi. La carriera di Dulles venne beneficiata dalle informazioni fornitegli da Fritz Kolbe, un diplomatico tedesco e nemico dei nazisti. Kolbe fornì documenti segreti riguardanti l'attività delle spie tedesche e piani per il caccia a reazione Messerschmitt Me 262.
Dossier Bergier
L'informazione spionistica più strepitosa fu quella del Dossier Bergier, il rapporto inviato da Dulles a Washington, con tutte le descrizioni riguardanti il progresso tedesco nei preparativi dei razzi V1 e V2. Il Dossier Bergier permise agli Alleati il bombardamento e la distruzione del centro di ricerca di Peenemunde, infliggendo una stoccata decisiva alla fabbrica nazista di armi letali di distruzione di massa.
Operazione Sunrise
Fu uno degli attori principali nelle trattative avviate da Max Waibel (Operazione Sunrise) (Alba) che portarono alla capitolazione delle truppe tedesche in Italia.
Negoziati per la resa tedesca in Italia
Il tesoro della Galleria degli Uffizi, preso dai nazisti, fu subito recuperato e Ferruccio Parri, e altri prigionieri della Gestapo, vennero riconsegnati all'esercito americano in Svizzera, sano e salvo, nel marzo 1945. La resa definitiva fu firmata il 29 aprile 1945 a Caserta. Per i negoziati per la resa separata delle truppe tedesche in Italia, Dulles verrà decorato dal presidente Truman il 18 luglio del 1946.
Direttore della CIA
Nel 1953 Dulles divenne il primo civile ad essere direttore dell'appena formata Central Intelligence Agency.
Operazione Paperclip
Nel novembre 1945, ebbe inizio l'Operazione Paperclip ("graffetta") che consistette nell'importazione di ex-nazisti, circa 20.000 fra scienziati tedeschi e loro famigliari, tra il 1945 ed i primi anni settanta. L'obiettivo era sottrarre all'URSS durante la guerra fredda l'acquisizione dei progressi scientifici compiuti dalla Germania nazista. Il Presidente Truman autorizzò l'operazione a patto che gli scienziati non fossero "esageratamente" nazisti. In questo caso, i curricula erano "ritoccati" dal servizio segreto, che apponeva una graffetta per renderli riconoscibili (da ciò deriva il nome dell'operazione).
Operazione Ajax
Sotto la direzione di Dulles, l'agenzia di spionaggio riuscì nei suoi primi colpi di stato per rimuovere capi di stato stranieri sgraditi con operazioni coperte da segreto.
L'Operazione Ajax fu la denominazione che il direttore diede al colpo di stato in Iran 1953, contro il primo ministro democraticamente eletto dal presidente Mohammad Mossadeq, che venne deposto e condannato a morte, pena che in seguito fu commutata agli arresti domicialiari, perché voleva nazionalizzare l'industria petrolifera, senza minacciare la sicurezza di altri paesi.
Operazione PBSUCCESS
L'Operation PBSUCCESS fu la denominazione che il direttore diede al colpo di stato in Guatemala nel 1954, contro il governo democraticamente eletto del Presidente Jacobo Arbenz Guzmán che venne rimosso perché voleva nazionalizzare terreni e proprietà, senza minacciare la sicurezza di altri paesi.
Queste operazioni segrete di ingerenza nella politica interna di altri paesi, costituirono una parte importante della politica estera per la "sicurezza nazionale" durante la Guerra Fredda, dell'amministrazione Eisenhower, note come "New Look" (Nuova Apparenza).
Operazione Mockingbird
Dulles promosse inoltre l'Operazione Mockingbird, un programma che aveva come scopo quello di influenzare psicologicamente la popolazione americana, per mezzo di propaganda su pubblicazioni come Selezione (Reader's Digest), Life, Time e altri media statunitensi. Dulles, il 3 agosto 1953, fece pubblicare un articolo sul Time, intitolato "L'uomo dall'aria innocente" (The Man with the Innocent Air)[7].
Nel marzo del 1953, il senatore Joseph McCarthy iniziò una serie di investigazioni sulla potenziale sovversione comunista all'interno della CIA. Anche se nessuna delle investigazioni rivelò alcun comportamento sbagliato, le audizioni erano comunque un danno potenziale, non solo per la reputazione della CIA, ma anche per la sicurezza di informazioni sensibili. Su richiesta di Dulles, il Presidente Eisenhower richiese che McCarthy smettesse di emettere citazioni in giudizio contro la CIA.
Operazione Zapata
L'operazione Zapata fu il nome convenzionale che Dulles diede all'invasione di Cuba, contro Fidel Castro, più nota come sbarco nella Baia dei Porci. Il tentativo andò male perché il presidente John F. Kennedy cambiò i piani d'invasione molte volte, stravolgendone i contenuti, fornì i piani agli inglesi. Da Londra per mezzo di spie infiltrate i piani arrivarono subito sul tavolo del KGB a Mosca e per mezzo di Osvaldo Sánchez Cabrera, Castro seppe il piano e anticipò militarmente ogni mossa statunitense, vincendo. Fu il primo e ultimo smacco per Allen Dulles, per di più, Kennedy lo silurò, facendogli rassegnare le dimissioni da direttore della CIA.
Pensionamento
Durante l'amministrazione Kennedy, Dulles fronteggiò delle critiche crescenti. La fallita invasione della Baia dei Porci minò la credibilità della CIA, e i regimi filo-americani ma impopolari, favoriti di Dulles, in Iran, e in Guatemala, vennero visti nella loro realtà come brutali e corrotti. Dulles venne infine silurato da Kennedy a causa del fallito sbarco nella Baia dei Porci, poco dopo aver chiesto l'autorizzazione all'Operazione Northwoods.
Dopo l'assassinio di Kennedy, Dulles su nomina del presidente Johnson prese parte alla commissione Warren per investigare sulle cause dell'omicidio del presidente.
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da ‘Un vasco in Nashville’
En la imagen: el Senador John F. Kennedy (candidato presidencial) y Allen Dulles (Director de la CIA) se dirigen a la prensa después de una sesión informativa en Hyannisport, Massachusetts. 1960.
A raíz de la Revolución cubana de 1959, y ante el temor a que se pudiera producir una oleada de similares revoluciones contrarias a los intereses de EEUU en América Latina, Dulles creó una nueva unidad llamada Operación 40 destinada a planificar el derrocamiento de Jefes de Estado poco afines, cuyo responsable superior fue el Vicepresidente Richard Nixon.
La unidad incluyó a personas como Frank Sturgis (quien más tarde participaría en el escándalo de Watergate), Félix Rodríguez (un agente de la CIA que estaría involucrado en el asesinato del Che Guevara), Luis Posada Carriles, Orlando Bosch (fundador de la organización contrarrevolucionaria CORU), Rafael Quintero, Virgilio Paz Romero, Pedro Luis Diaz Lanz, y Bernard Barker, entre otros. El grupo reclutó también a militares con experiencia, antiguos miembros de la Policia Secreta de Fulgencio Batista, como Eladio del Valle o Rolando Masferrer, y veteranos agentes que habían participado en el Golpe de Guatemala.
Una de las primeras acciones de sabotaje orquestadas por la Operación 40 tuvo lugar en marzo de 1960, cuando La Coubre, un barco con bandera belga, fue hundido en la bahía de La Habana por ir cargado con armas y munición dirigidas a Cuba. Una segunda bomba explotó más tarde, destinada a asesinar a los voluntarios que rescataban a las víctimas de la primera explosión o que iban a participar en la revolución cubana. Murieron 75 personas y 200 resultaron heridas.
Ese mismo año, el Presidente Eisenhower firmó una directiva del Consejo de Seguridad Nacional que otorgaba autorización a la CIA para organizar, entrenar y equipar refugiados cubanos al modo de una guerrilla, con el fin último de derrocar a Fidel Castro. La Operación 40 incitó sin éxito la Guerra Civil en Cuba en otoño de 1960, y al fallar los planes, se creó la Brigada 2506, un grupo de 1,511 exiliados cubanos apoyados y armados por la CIA, que desembarcaron en Bahia de Cochinos en abril de 1961, para comenzar una invasión de la isla de Cuba, con la aprobación del nuevo Presidente John F. Kennedy.
Allen Dulles aseguró a Kennedy que la invasión desencadenaría levantamientos tras las líneas enemigas y deserciones en la milicia de Castro. Pero detectó poco entusiasmo por parte del nuevo Presidente, al que había instruído en los debates electorales del año anterior para que comprometiera públicamente su apoyo a la operación antes de su elección. Kennedy modificó y limitó los planes iniciales, preocupado por la imposibilidad de negar la participación nortemericana en una operación a gran escala.
Kennedy informó a Dulles que no iba a consentir el uso de fuerzas estadounidenses si la operación fracasaba, o no salía como le decía. La CIA no le creyó. Estaba convencida de que el Presidente no podría permitirse la derrota y se vería obligado a enviar a los marines. Pero al evidenciarse el fracaso de la operación, el Presidente Kennedy se negó a autorizar la invasión abierta de la Marina y a comprometer más recursos. El número de bajas entre de la Brigada 2506 sobrepasó el centenar de muertos, y 1189 combatientes fueron capturados.
El fracaso de Bahía de Cochinos resintió la credibilidad de la CIA. Allen Dulles cometió el error de no dejar en manos del Estado Mayor Conjunto la responsabilidad primaria de la operación cuando esta dejo de ser, a finales de 1960, una operación paramilitar, y falló al no advertir claramente al Presidente Kennedy que la operación no sería factible con los cambios y limitaciones que había impuesto.
Allen Dulles fue destítuído por el Presidente Kennedy en septiembre de 1961. Con él dimitirían también su número dos, el general Charles Cabell; y el Director de Operaciones Especiales, Richard Bissell. Cuando el Presidente le solicitó su renuncia, Dulles perdió la compostura y le dirigió una única increpación: "Traidor."
Últimos años
El 29 de noviembre de 1963, el Presidente Lyndon Johnson nombró a Dulles para uno de los siete puestos de la Comisión Warren para investigar el asesinato del Presidente Kennedy. A pesar de haber tenido conocimiento de muchos planes de asesinato contra Castro, no se ha documentado que mencionase estos planes durante las investigaciones de la Comisión Warren. Ese mismo año publicó el libro The Craft of Intelligence.
Murió en 1969 de una gripe que se complicó en neumonía a los 75 años de edad. Está enterrado en el Cementerio Greenmount de Baltimore, Maryland.
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Richard Helms: Director de la CIA (1966-1973)
Richard McGarrah Helms (n. 30 de marzo, 1913 - m. 22 de octubre, 2002) Periodista y espía estadounidense. Fue Director de la Agencia Central de Inteligencia (1966-1973). Ha sido el único director condenado por mentir al Congreso sobre las actividades encubiertas de la CIA. A pesar de ello, sigue siendo una de las figuras más reverenciadas de la historia de la Agencia.
Periodista
Nació en Philadelphia, Pennsylvania, hijo de un alto ejecutivo de Alcoa, Inc., y nieto del banquero Gates McGarrah. Creció en South Orange, New Jersey, y pasó dos años estudiando en el Institut Le Rosey de Suiza, donde aprendió a hablar en perfecto francés y alemán. En 1935 se graduó por la Williams College de Williamstown, Massachusetts.
Empezó a trabajar como periodista para United Press en Londres. Pero la depresión económica en Gran Bretaña, le obligó a trasladarse como reportero a Alemania, donde cubrió los Juegos Olímpicos de 1936, y logró entrevistar en exclusiva a Adolf Hitler en Nuremberg. Más tarde, de vuelta a EEUU, se unió al departamento de publicidad del Indianapolis Times, y en dos años se convirtió en director nacional de publicidad del periódico.
Carrera en los Servicios de Inteligencia
Durante la Segunda Guerra Mundial sirvió en la Marina de los Estados Unidos, y gracias a sus habilidades lingüísticas fue asignado a la Oficina de Servicios Estratégicos (OSS), el precedente de la CIA. Desde 1943, trabajó en Nueva York trazando las posiciones de los submarinos alemanes en el Atlántico occidental.
Finalizada la Guerra, y a la edad de 33 años, fue asignado a la recién creada Oficina de Operaciones Especiales (OSO), como responsable máximo de las operaciones de Inteligencia y Contra-inteligencia en Austria, Alemania, y Suiza. La OSO se convirtió en una división de la Agencia Central de Inteligencia (CIA), cuando esta fue creada en 1947.
A principios de los años 50, ya estaba sirviendo como adjunto del responsable de los servicios clandestinos de la CIA, Frank Weisner. En 1955, impresionó a sus superiores supervisando la excavación secreta de un tunel de 500 yardas entre Berlín Occidental y Berlín Oriental para intervenir las líneas telefónicas soviéticas entre Berlín Oriental y Moscú. Durante once meses, hasta que el tunel fue descubierto por los soviéticos, la CIA pudo escuchar las conversaciones entre Moscú y sus Gobiernos títeres de Alemania Oriental y Polonia.
Director de la CIA (1966-1973)
En los años siguientes fue escalando posiciones en la Agencia. Tras el fracaso de la invasión de Bahía de Cochinos, en la reorganización de 1961 fue nombrado Director de Operaciones, quedando al cargo de todas las operaciones clandestinas sobre el terreno. En esa responsabilidad, a comienzos de noviembre de 1963, supervisó personalmente desde Saigon el Golpe de Estado en Vietnam del Sur, que terminó con el arresto y asesinato del Presidente Ngo Dinh Diem.
En 1965 pasó a ser Subdirector de la CIA, ejerciendo como número dos de William Raborn. Tras la dimisión de Raborn en 1966, el Presidente Lyndon Johnson nombró a Richard Helms nuevo Director de la Agencia Central de Inteligencia (CIA). Raborn no había tenido éxito por carecer de experiencia en la comunidad de Inteligencia; Helms, en cambio, sí era un hombre de la Agencia, espía de carrera, el prototipo de superior venerado por sus subordinados, lo que le permitió lograr un control y conocimiento total del funcionamiento de la CIA.
Hombre de gran carisma en los círculos de poder, en una primera etapa se ganó el favor de los legisladores y parte de la prensa por su profesionalismo y trabajo efectivo. Supo moverse entre la ambigüedad y la prudencia mientras la Administración Johnson se implicaba cada vez más en la Guerra de Vietnam, y fue capaz de mantener a la Agencia al margen del escrutinio público de los fracasos militares del Pentágono.
En 1969, el nuevo Presidente Richard Nixon confirmó a Helms como Director de la CIA.
En la imagen: Richard Helms (izquierda) habla con el Presidente Lyndon Johnson en el Despacho Oval de la Casa Blanca, en 1966.
Operación Caos (1967-1973)
En 1967, por orden directa del Presidente Johnson, Helms pusó en marcha un proyecto de espionaje doméstico con la ayuda de sus estrechos colaboradores James Jesus Angleton, jefe de Contra-Inteligencia de la CIA, y Richard Ober. El proyecto recibió el nombre de Operación Caos, y su principal objetivo fue desenmascarar posibles influencias extranjeras en el movimiento estudiantil contra la Guerra de Vietnam.
La Operación Caos hizo uso de diferentes herramientas incluídas en los programas de vigilancia doméstica de la Oficina de Seguridad de la CIA: el programa HTLINGUAL, encargada de revisar la correspondencia entre EEUU y la URSS; el Project 2, dirigido a infiltrar agencias de Inteligencia extranjeras; el proyecto MERRIMAC, diseñado para infiltrar organizaciones radicales estadounidenses; y el proyecto RESISTANCE de colaboración con los administradores de las universidades y responsables de seguridad de los campuses, para identificar a activistas radicales y disidentes políticos.
La operación se expandió bajo la Presidencia de Richard Nixon, y continuó activa hasta 1973. La Agencia reunió 300,000 nombres de organizaciones y personas, así como extensos archivos sobre 7,200 ciudadanos estadounidenses. El periódico New York Times revelaría los hechos en 1974.
Proyecto FUBELT (1970)
El protagonismo de Helms en la política exterior se incrementó con la llegada al poder del Presidente Richard Nixon y su Consejero de Seguridad Nacional Henry Kissinger. En 1970, el Presidente Nixon ordenó a la CIA procurar un golpe que evitara la llegada del socialista Salvador Allende a la Presidencia de Chile.
La CIA ya venía advirtiendo desde 1968 de la inminente victoria del partido Unidad Popular en Chile, y ejecutando una campaña de propaganda encubierta contra la posible elección de Allende. Con la victoria de Allende en septiembre de 1970, y las nuevas órdenes del Presidente Nixon, Helms creó una unidad especial de la División del Hemisferio Occidental de la CIA, supervisada por el Subdirector de Operaciones Thomas Karamessines, y encabezada por el veterano agente David Atlee Phillips, para dirigir operaciones encubiertas cuyo fin sería desestabilizar al nuevo Gobierno de Allende y fomentar un levantamiento militar. La operación llevaría el nombre en clave Proyecto FUBELT.
Se presionó al Presidente chileno Eduardo Frei Montalva para que apoyara un golpe antes de abandonar el poder, pero no fue posible evitar que Allende tomara posesión de la Presidencia. La CIA continuó canalizando millones de dólares en fondos para los grupos y medios opositores, y mantuvo el contacto con oficiales militares chilenos descontentos, para fomentar un clima de tensiones internas que desencadenaran en el derrocamiento de Allende.
Las operaciones de la CIA constituyeron la rama encubierta de una estrategia política dictada desde el Consejo de Seguridad Nacional de la Casa Blanca, que incluía también presiones diplomáticas y el bloqueo de préstamos y créditos a Chile.
En la imagen: Richard Helms y el Presidente Richard Nixon reunidos en el Despacho Oval de la Casa Blanca, 1973.
Investigación del Watergate (1972-1973) y Embajador de EEUU en Teherán (1973-1977)
La ruptura de Helms con el Presidente Nixon fue debida a diferencias sobre el papel que la CIA debía jugar en el encubrimiento del escándalo Watergate. El Presidente Nixon veía a la CIA como una herramienta política más, que podía utilizar para sacar adelante todos los propósitos de su Gobierno. Cuando el escándalo empezó a extenderse, Nixon ordenó a Helms que la CIA actuara para bloquear las investigaciones del FBI, en nombre de la Seguridad Nacional. Pero Helms se negó a seguir las órdenes, y puso la reputación de la Agencia por delante de su lealtad al Presidente. En respuesta a su deslealtad, Nixon lo relevó como Director de la CIA, y lo envió a Irán como Embajador de EEUU en Teherán (1973-1977).
Comité Church (1975) y Comisión Rockefeller (1975)
En 1975 tuvo que declarar ante el Comité Church, un comité senatorial presidido por el Senador Frank Church, y creado para investigar actividades federales de espionaje bajo sospecha de ilegalidad. Helms se negó a revelar detalles sobre operaciones sensibles, pero el comité descubrió que la CIA estuvo implicada en la operación para derrocar a Allende en 1973, y que había enviado más de 8 millones de dólares a sus opositores a través de la compañía International Telephone and Telegraph Corporation (ITT).
Dos años antes, en sus audiencias ante el Comité de Relaciones Exteriores del Senado, para ser confirmado como Embajador en Teherán, Helms había negado cualquier implicación de la CIA en Chile, una afirmación que el Comité Church descubrió falsa, por lo que fue condenado a una multa de 2,000 dólares. Las conclusiones del Comité también acusaron a Helms de haber fallado a la hora de informar a sus superiores sobre los esfuerzos de la Agencia para asesinar a Fidel Castro, cuando él era Director de Operaciones.
Y las averiguaciones de la Comisión Rockefeller, creada por el Presidente Gerald Ford y presidida por el Vicepresidente Nelson Rockefeller, para investigar los abusos de la CIA, señalaron a Helms por haber cometido un error de juicio al destruir documentos relativos al Proyecto MK ULTRA en su último año al frente de la CIA.
Últimos años
En 1983, el Presidente Ronald Reagan le otorgó la Medalla de Seguridad Nacional.
Richard Helms murió en 2002, a los 89 años de edad, a causa de un cáncer óseo. Está enterrado en el Cementerio Nacional de Arlington.
Curiosidades
En una conversación con su Jefe de Gabinete, a Richard Nixon se le atribuyen las siguientes palabras: "Si hay alguien en este país que sepa más que yo, son Hoover (ex Director del FBI) y Helms. Y no se juega con Richard Helms. Punto."
martedì 4 dicembre 2012
Allen Dulles, Richard Helms